Eco appalti a Cassino, indagato per istigazione alla corruzione l’ex presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura (Pd)

Istigazione alla corruzione, cioè il tentativo di pilotare l’appalto per l’efficientamento energetico di Cassino. E’ l’accusa rivolta dalla procura di Cassanino all’ingegnere Paolo Di Laura Frattura, già presidente della Regione Molise per il centrosinistra, espressione del PD. Con lui a finire nei guai anche Salvatore Fontana coordinatore di Italia Viva per la provincia di Frosinone e Stefano Amadori imprenditore dell’Emilia Romagna, a cui è stato imposto il divieto di svolgere la loro attività sotto qualsiasi forma. Le indagini erano partite quando il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Cassino Tommaso Marrocco (Pd) aveva rivelato al sindaco Enzo Salera (Pd) le sollecitazioni avute per indurlo a pilotare la gara: promesse di denaro e di gestire le assunzioni. Erano gli ultimi giorni del 2020 e Salera nel consiglio comunale del 20 dicembre tuonò contro “personaggi che avvicinano consiglieri di maggioranza per convincerli a creare un gruppo autonomo al fine di mettere sotto scacco l’amministrazione. Per metterla sotto ricatto affinché, per esempio, una società che si occupa di efficientamento energetico venga imposta a questa amministrazione”. Quel personaggio, sospetta la Procura, era Salvatore Fontana. L’altro filone riguarda il recupero edilizio dell’ex Mercato Coperto: 70 appartamenti, più negozi e garage. La Procura sospetta che i lavori siano abusivi perché fatti con una licenza edilizia scaduta. Qui si ipotizza anche il reato di Indebita percezione di bonus e l’autoriciclaggio di 415mila euro.

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