La sconfessione di Regione Molise e Governo Meloni sulla sanità, Iorio (FdI): «È il fallimento del commissariamento politico»

 “La sentenza del Consiglio di Stato sui ricorsi degli ospedali privati molisani contro il tetto al budget per le prestazioni erogate certifica il fallimento della politica sanitaria che dipende dall’inesperienza di chi guida la Regione”.Michele Iorio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Molise, commenta così la sentenza del Consigli di Stato che di fatto ha ritenuto illegittimi i tetti di spesa imposti con decreto del commissario alle prestazioni erogate dalle strutture che lavorano in convezione con il sistema sanitario regionale Neuromed e Gemelli Molise. “Spero che oggi, con la sentenza di Palazzo Spada, si metta fine ad una discussione senza fondamenta e si apra la strada, invece, a quello che dovrebbe essere un dovere per un presidente di Regione: pretendere che il tavolo tecnico per la verifica degli investimenti della sanità non consideri quelle somme nel disavanzo sanitario. Per il semplice motivo che non lo sono”, aggiunge Iorio. “In questi ultimi anni sul tema sanità la sottomissione ai dictat ministeriali ha fatto perdere di vista il vero compito della politica regionale: la difesa della sanità molisana, del diritto alle cure dei cittadini molisani attraverso l’applicazione di principi che valgono in tutta Italia ma non per la regione Molise. Le ultime sentenze del Consiglio di Stato stabiliscono infatti un principio per nulla innovativo ma che risiede nel buon senso della pubblica amministrazione. Tanto è vero che nell’arco della mia presidenza è stato sempre applicato a tutti gli istituti privati accreditati così come accade in qualunque altra regione italiana. Nelle sentenze riguardanti i due istituti privati convenzionati, Neuromed e Gemelli Molise, il massimo organo della giustizia amministrativa dichiara, una volta per tutte, che le prestazioni extraregionali non possono essere sottoposte a budget e che per le prestazioni regionali ad alta complessità da essi erogati in via esclusiva, come radioterapia, cardiochirurgia e neurochirurgia, non è possibile porre un tetto di spesa”, conclude Iorio.

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