Solo 15 anni di carcere per l’assassino della notte di Natale a Campobasso, i familiari della vittima: “Una vergogna”

La Corte d’Assise di Campobasso ha condannato a 15 anni e 4 mesi di carcere Giovanni De Vivo, 39 anni, imputato per omicidio volontario per la morte di Cristiano Micatrotta, geometra di 37 anni, avvenuta la notte tra il 24 e il 25 dicembre 2021 a Campobasso. Il verdetto è stato letto in aula a Palazzo di Giustizia a Campobasso poco prima delle ore 14, dopo tre ore di camera di consiglio. I familiari della vittima hanno abbandonato l’aula, commentando che la sentenza è una vergogna. Lo scorso 8 settembre il Pm aveva chiesto la condanna a 21 anni e 3 mesi, escludendo la premeditazione.Fuori da Palazzo di Giustizia è stata apposta la gigantografia di Cristiano Micatrotta, accompagnata dalla scritta ‘Attendo giustizia’ e lo striscione ‘Nessuna sentenza vale una vita. Giustizia per Cristian’. Il presidente della Corte, Salvatore Casiello, il giudice relatore e i giudici popolari si sono riuniti per definire il verdetto di condanna dopo le repliche stamattina delle parti civili e della difesa, rigettando la tesi avanzata dai difensori sulla legittima difesa.La sentenza chiude un percorso di otto udienze istruttorie durante le quali si sono alternati testimoni, periti e consulenti. Il processo è iniziato il 2 febbraio scorso. De Vivo era stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Una cessione di cocaina alla base del movente. L’arma usata per colpire alla gola la vittima è stata un coltello da cucina.In aula erano presenti i familiari e gli amici di Cristiano che alla lettura del verdetto hanno reagito urlando “è uno schifo” e abbandonando l’aula (La Presse)

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