Radioterapia, associazioni sul piede di guerra

Dal 1° marzo il Gemelli Molise non accetta più pazienti per l’erogazione della Radioterapia, come annunciato dal Presidente della struttura Stefano Petracca, per effetto del Decreto del Commissario ad Acta n. 1 (2023) e del Decreto Commissariale n. 2 (2023) recepito con Provvedimento del Direttore Generale Asrem. “Questo ci fa temere fortemente che i pazienti con malattie onco-ematologiche avranno maggiore difficoltà nell’accesso al servizio di radioterapia; la chiusura di un servizio di questo tipo comporterà un allungamento delle liste di attesa e una maggiore mobilità sanitaria in uscita, penalizzando ulteriormente i cittadini molisani ed acuendo ancora di più le diseguaglianze”, dichiara Jula Papa, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Molise, che parla a nome anche di AIL Campobasso-Isernia e LILT Campobasso. “Il provvedimento – spiega – si inserisce in un quadro, il Molise, nel quale ancora non è stata formalizzata l’attivazione della Rete oncologica regionale, principale strumento per garantire omogeneità nelle procedure e nei percorsi di assistenza e cura per i malati onco-ematologici, né è stato individuato un coordinatore della stessa rete.Una grave mancanza che come Cittadinanzattiva Molise, AIL Campobasso-Isernia e LILT Campobasso abbiamo evidenziato con urgenza alla struttura Commissariale e alla Dirigenza dell’ASREM, già qualche mese fa”.Le associazioni, in una nota, evidenziano inoltre che “nonostante lo stanziamento di 5,8 milioni destinati allo specifico obiettivo della digitalizzazione del CUP (centro unico di prenotazione) regionale e all’inserimento nel sistema unico di prenotazione di tutte le aziende pubbliche e private accreditate e delle rispettive agende per l’erogazione dei servizi, compresi la radioterapia, il sistema regionale di gestione delle agende e delle prenotazioni sanitarie, sia di strutture pubbliche che di strutture private, di fatto non esiste”.”Le criticità evidenziate sono rafforzate con le disposizioni del Decreto del Commissario ad Acta, che possono determinare il rischio davvero di non garantire un tempestivo accesso ai servizi. Per questo – concludono le tre organizzazioni – ci appelliamo al neo sub Commissario alla Sanità, Marco Bonamico, affinché metta in atto con urgenza tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire, ai pazienti oncologici della nostra regione, il percorso di cura più appropriato, veloce e personalizzato.Inoltre chiediamo di aprire un Tavolo di lavoro per contribuire in materia inclusiva e competente alle future scelte programmatorie”.

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