Crisi Vibac, attivato tavolo presso il Ministero

Attivato al ministero delle Imprese e made in Italy un tavolo di confronto nazionale sullo stabilimento Vibac di Termoli (Campobasso), multinazionale produttrice di nastro adesivo con più sedi in Italia. Richiesto anche l’esame congiunto sulla procedura di mobilità. La conferma arriva dal segretario generale della Uiltec Molise Carlo Scarati all’indomani dell’annuncio, da parte della società, dell’intenzione di licenziare 126 dipendenti su 142 presenti, durante la cassa integrazione. “E’ un’azienda energivora – dichiara Scarati all’ANSA – che sicuramente ha avuto un impatto negativo dalla crisi energetica, ma a mio avviso questa situazione così drastica nasconde altre logiche”. Il 27 febbraio scorso la Vibac ha attivato una procedura di mobilità a carico di 126 dipendenti. “Potrebbe trattarsi anche di una sorta di regolamento di conti per situazioni datate” commenta Scarati. I lavoratori sono attualmente in cig fino al prossimo luglio in quanto la società avrebbe dovuto portare a termine una serie di interventi e migliorie strutturali. “Non sappiamo ad oggi se i lavori necessari per i quali è stata attivata la cig siano stati tutti effettuati o completati” conclude il segretario Uiltec Molise.

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